Il M5S ha
elaborato il Programma Scuola con il consueto supporto degli iscritti, con un
unico obiettivo: la scuola pubblica deve tornare ad essere al centro
delle politiche del Governo, il quale dovrà fare il possibile
per renderla davvero gratuita, democratica, aperta, inclusiva e innovativa.
Per raggiungere
lo scopo sarà necessario aumentare le risorse che lo Stato destina al
comparto Istruzione e, dall’attuale 7,9%, si dovrà arrivare perlomeno
alla media europea del 10,2%. Risorse che saranno destinate alla riqualificazione
edilizia e alla valorizzazione del ruolo degli insegnanti
così da motivarli e utilizzate anche per un ampliamento dell’offerta formativa
e per un’innovazione della didattica, così da combattere una volta per tutto la
dispersione scolastica.
Il Movimento 5
Stelle vuole più risorse per la scuola, da reinvestire con queste finalità: ripristinare
il tempo pieno e la compresenza di più docenti in classe,
ridurre il numero di alunni per classe, ripristinare le ore tagliate a
materie fondamentali come la geografia, la musica, l’educazione civica e la
storia dell’arte e inserirne di nuove come l’educazione alimentare, ambientale
e civica.
Proviamo
a riassume i punti salienti del Programma Scuola
del Movimento 5 Stelle.
1) Riqualificazione degli istituti
Riqualificazione degli istituti: un programma decennale per la messa a norma e in
sicurezza non solo di tutte le scuole italiane, ma anche degli ambienti
dedicati all’apprendimento.
A questo
sarà affiancato un piano di ricognizione e monitoraggio costante dei lavori
eseguiti.
2) Una scuola davvero gratuita: stop ai ‘contributi
volontari
La Costituzione prevede che la scuola dell’obbligo sia completamente
gratuita ma, allo stato attuale, la scuola pubblica statale vive una situazione
di grande sofferenza. Intendiamo contrastare con ogni mezzo il fenomeno del
pagamento del cosiddetto “contributo volontario” all’atto dell’iscrizione da
parte delle famiglie. Per farlo, aumenteremo le risorse disponibili nei fondi
di funzionamento degli istituti, anche attraverso – se necessario – una
rimodulazione dei finanziamenti pubblici attualmente destinati alle scuole
paritarie private (escludendo le scuole dell’infanzia e i nidi comunali) che,
come prevede la nostra Costituzione all’art. 33, possono essere istituite
liberamente ma senza oneri per lo Stato.
3) Assunzione Dirigenti Scolastici e
Assunzione del personale docente
Ad oggi il
funzionamento della scuola italiana è fortemente compromesso per colpa della carenza di Dirigenti Scolastici.
Obiettivo
del Movimento 5 Stelle: assumere tutti
i Dirigenti Scolastici necessari a garantire il funzionamento dei
singoli istituti.
Eliminazione della chiamata diretta, un meccanismo che oltre a presentare delle “enormi difficoltà di attuazione” non
ha ridotto le criticità, anzi le ha acuite.
Abrogazione
degli ambiti introdotti dalla Buona Scuola e, censimento dei precari ancora presenti nelle graduatorie così da
elaborare un piano assunzioni che consenta loro di diventare di ruolo entro un
termine prestabilito.
Riforma del
reclutamento, riducendo la durata del
FIT da tre a due anni (uno dedicato alla formazione e un altro
all’esperienza sul campo).
Piano
assunzione, da realizzare in base al fabbisogno e attingendo per il 50% da GM e
per il 50% da GaE, sino al totale assorbimento del precariato. Dal 2020 nuovo
sistema di reclutamento basato su corso-concorso.
4) Formazione degli insegnanti
La motivazione
degli insegnanti è la chiave del successo degli studenti.
Adeguare gli
stipendi alla media europea e garantire la valorizzazione della professionalità,
mediante il rinnovo contrattuale e la retribuzione delle ore di formazione e
aggiornamento. La professione del docente deve tornare ad avere il prestigio
che gli è stato sottratto, anche attraverso una stabilizzazione dei precari
storici, chi ha dedicato decenni della propria vita alla scuola non può essere
sbattuto fuori con un “grazie e arrivederci”.
5) Riforma della didattica
Aumentando i
fondi destinati alla scuola si potrà far diventare le stesse “luogo di benessere e vitalità”, a tal
proposito:
- creazione di una piattaforma
digitale degli spazi pubblici e privati per lo svolgimento delle attività
educative sul territorio;
- promozione delle esperienze
esterne all’ambiente scolastico;
- istituzione di un fondo
triennale per l’innovazione didattica;
- revisione delle classi di
concorso così da rendere la didattica maggiormente interdisciplinare;
- disincentivare la competizione
tra istituti scolastici, migliorando la loro interazione;
- aumento delle ore di
laboratorio negli Istituti tecnici;
- creazione di una piattaforma
digitali per la consultazione di libri scolastici;
- lingua inglese nella scuola
dell’infanzia;
- potenziamento dello sport in
ogni livello e grado di istruzione.
6) Organizzazione delle classi
No alla classi pollaio !
In ogni
classe massimo di 22 alunni,
ridotto a 20 qualora ci sia un
alunno con disabilità.
Ripristino
tempo Pieno.
7) Inclusione scolastica
Formazione continua del personale docente sul tema delle didattiche inclusive, così come per il
personale ATA e dirigente sugli aspetti organizzativi dell’inclusione.
Assegnazione
di tutti i posti disponibili per i docenti
di sostegno, tramite la trasformazione in organico di diritto dei posti
di fatto e di quelli in deroga.
Livelli essenziali di prestazione relativi all’istruzione (LEP) in merito all’assistenza
specialistica, al trasporto degli alunni disabili e al servizio mensa a loro
garantito.
8) Valutazione di docenti e studenti
Eliminazione Prove Invalsi agli esami (riformandone inoltre la natura e il ruolo).
Superamento
della tradizionale valutazione numerica favorendo quella per competenze.
Per i
docenti cancellazione bonus merito
previsto dalla Buona Scuola.
9) Alternanza scuola-lavoro
L’alternanza
scuola-lavoro introdotta con la Buona Scuola non è altro che un nuovo strumento
in mano alle aziende per avere forza lavoro gratuitamente.
Ecco perché
il M5S vuole cancellarla, in favore di percorsi formativi più ampi come ad
esempio l’azione di “apprendimento nel
territorio”.
10) Scuole paritarie
Cancellazione dei finanziamenti per le scuole private.
L’articolo
33 della Costituzione prevede che gli enti privati possono istituire delle
scuola private, ma lo Stato non deve avere alcun onere. Per questo motivo il
Movimento 5 Stelle vuole abolire la destinazione di fondi alle scuole
paritarie, ad eccezione di quelli per le scuole dell’infanzia e per gli asili
nido.
Precisiamo che le
succitate proposte sono quelle che da sempre il Movimento 5 Stelle porta avanti
riguardo alla scuola.
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