Albert

Solo quelli che sono così folli da pensare di cambiare il mondo, lo cambiano davvero. (Albert Einstein)

"Non sono andato via , sono lì, sento, osservo e guardo, dobbiamo cambiarlo questo Paese è ognuno di voi deve fare la propria parte." (Beppe Grillo)

La Scuola secondo il Movimento 5 Stelle


Il M5S ha elaborato il Programma Scuola con il consueto supporto degli iscritti, con un unico obiettivo: la scuola pubblica deve tornare ad essere al centro delle politiche del Governo, il quale dovrà fare il possibile per renderla davvero gratuita, democratica, aperta, inclusiva e innovativa.
Per raggiungere lo scopo sarà necessario aumentare le risorse che lo Stato destina al comparto Istruzione e, dall’attuale 7,9%, si dovrà arrivare perlomeno alla media europea del 10,2%. Risorse che saranno destinate alla riqualificazione edilizia e alla valorizzazione del ruolo degli insegnanti così da motivarli e utilizzate anche per un ampliamento dell’offerta formativa e per un’innovazione della didattica, così da combattere una volta per tutto la dispersione scolastica.           
Il Movimento 5 Stelle vuole più risorse per la scuola, da reinvestire con queste finalità: ripristinare il tempo pieno e la compresenza di più docenti in classe, ridurre il numero di alunni per classe, ripristinare le ore tagliate a materie fondamentali come la geografia, la musica, l’educazione civica e la storia dell’arte e inserirne di nuove come l’educazione alimentare, ambientale e civica.

Proviamo a riassume i punti salienti del Programma Scuola 
del Movimento 5 Stelle.
1) Riqualificazione degli istituti
Riqualificazione degli istituti: un programma decennale per la messa a norma e in sicurezza non solo di tutte le scuole italiane, ma anche degli ambienti dedicati all’apprendimento.
A questo sarà affiancato un piano di ricognizione e monitoraggio costante dei lavori eseguiti.
2) Una scuola  davvero gratuita: stop ai ‘contributi volontari
La Costituzione prevede che la scuola dell’obbligo sia completamente gratuita ma, allo stato attuale, la scuola pubblica statale vive una situazione di grande sofferenza. Intendiamo contrastare con ogni mezzo il fenomeno del pagamento del cosiddetto “contributo volontario” all’atto dell’iscrizione da parte delle famiglie. Per farlo, aumenteremo le risorse disponibili nei fondi di funzionamento degli istituti, anche attraverso – se necessario – una rimodulazione dei finanziamenti pubblici attualmente destinati alle scuole paritarie private (escludendo le scuole dell’infanzia e i nidi comunali) che, come prevede la nostra Costituzione all’art. 33, possono essere istituite liberamente ma senza oneri per lo Stato.
3) Assunzione Dirigenti Scolastici e Assunzione del personale docente
Ad oggi il funzionamento della scuola italiana è fortemente compromesso per colpa della carenza di Dirigenti Scolastici.
Obiettivo del Movimento 5 Stelle: assumere tutti i Dirigenti Scolastici necessari a garantire il funzionamento dei singoli istituti.
Eliminazione della chiamata diretta, un meccanismo che oltre a presentare delle “enormi difficoltà di attuazione” non ha ridotto le criticità, anzi le ha acuite.
Abrogazione degli ambiti introdotti dalla Buona Scuola e, censimento dei precari ancora presenti nelle graduatorie così da elaborare un piano assunzioni che consenta loro di diventare di ruolo entro un termine prestabilito.
Riforma del reclutamento, riducendo la durata del FIT da tre a due anni (uno dedicato alla formazione e un altro all’esperienza sul campo).
Piano assunzione, da realizzare in base al fabbisogno e attingendo per il 50% da GM e per il 50% da GaE, sino al totale assorbimento del precariato. Dal 2020 nuovo sistema di reclutamento basato su  corso-concorso.
4) Formazione degli insegnanti
La motivazione degli insegnanti è la chiave del successo degli studenti.
Adeguare gli stipendi alla media europea e garantire la valorizzazione della professionalità, mediante il rinnovo contrattuale e la retribuzione delle ore di formazione e aggiornamento. La professione del docente deve tornare ad avere il prestigio che gli è stato sottratto, anche attraverso una stabilizzazione dei precari storici, chi ha dedicato decenni della propria vita alla scuola non può essere sbattuto fuori con un “grazie e arrivederci”.
5) Riforma della didattica
Aumentando i fondi destinati alla scuola si potrà far diventare le stesse “luogo di benessere e vitalità”, a tal proposito:
  • creazione di una piattaforma digitale degli spazi pubblici e privati per lo svolgimento delle attività educative sul territorio;
  • promozione delle esperienze esterne all’ambiente scolastico;
  • istituzione di un fondo triennale per l’innovazione didattica;
  • revisione delle classi di concorso così da rendere la didattica maggiormente interdisciplinare;
  • disincentivare la competizione tra istituti scolastici, migliorando la loro interazione;
  • aumento delle ore di laboratorio negli Istituti tecnici;
  • creazione di una piattaforma digitali per la consultazione di libri scolastici;
  • lingua inglese nella scuola dell’infanzia;
  • potenziamento dello sport in ogni livello e grado di istruzione.
6) Organizzazione delle classi
No alla classi pollaio !
In ogni classe massimo di 22 alunni, ridotto a 20 qualora ci sia un alunno con disabilità.
Ripristino tempo Pieno.
7) Inclusione scolastica
Formazione continua del personale docente sul tema delle didattiche inclusive, così come per il personale ATA e dirigente sugli aspetti organizzativi dell’inclusione.
Assegnazione di tutti i posti disponibili per i docenti di sostegno, tramite la trasformazione in organico di diritto dei posti di fatto e di quelli in deroga.
Livelli essenziali di prestazione relativi all’istruzione (LEP) in merito all’assistenza specialistica, al trasporto degli alunni disabili e al servizio mensa a loro garantito.
8) Valutazione di docenti e studenti
Eliminazione Prove Invalsi agli esami (riformandone inoltre la natura e il ruolo).
Superamento della tradizionale valutazione numerica favorendo quella per competenze.
Per i docenti cancellazione bonus merito previsto dalla Buona Scuola.
9) Alternanza scuola-lavoro
L’alternanza scuola-lavoro introdotta con la Buona Scuola non è altro che un nuovo strumento in mano alle aziende per avere forza lavoro gratuitamente.
Ecco perché il M5S vuole cancellarla, in favore di percorsi formativi più ampi come ad esempio l’azione di “apprendimento nel territorio”.
10) Scuole paritarie
Cancellazione dei finanziamenti per le scuole private.
L’articolo 33 della Costituzione prevede che gli enti privati possono istituire delle scuola private, ma lo Stato non deve avere alcun onere. Per questo motivo il Movimento 5 Stelle vuole abolire la destinazione di fondi alle scuole paritarie, ad eccezione di quelli per le scuole dell’infanzia e per gli asili nido.

Precisiamo che le succitate proposte sono quelle che da sempre il Movimento 5 Stelle porta avanti riguardo alla scuola.

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